Il teatro nasce
come elemento formativo, sia dal lato personale "riconoscere i propri difetti e
starne in guardia", sia dal lato culturale "narrare degli eventi storici noti a pochi,
per diffonderli a tutti, quindi conoscenza". Come ogni forma d'arte il teatro è specchio
del mondo, il teatro esprime il senso delle nostre azioni, passate, presenti
e future, e la sua utilità sociale consiste nella possibilità che ci offre di
mettere a nudo virtù e difetti, di liberarci delle passioni, di consentirci
un migliore uso delle energie sociali e di scaricare la tensione che lo
sviluppo delle forze di produzione accumula. Il teatro esiste non solo
come modo d'impiego del tempo libero, ma come esigenza profonda della
vita sociale. L'esperienza teatrale arricchisce, comunica, modifica, e
rende più leggibile la condizione che gli attori esprimono raccontando.
E' per questo motivo che lo strumento teatrale puo' essere calato in
qualsiasi contesto sociale e di gruppo, quindi anche all'interno della
"realtà aziendale". L'idea è quella di creare un coinvolgimento dei
partecipanti offrendo loro la possibilità di riflettere sui propri
comportamenti in forma leggera ma al contempo di grande impatto,
riuscendo ad arrivare con metodiche non tradizionali, dritti
all'obiettivo. In questo modo si privilegiano corsi di formazione e
perfezionamento che chiamano in causa direttamente il cosiddetto
"apprendimento emozionale". Solo attraverso le emozioni è possibile
"comunicare in maniera comprensibile" e riuscire laddove modalità didattiche
tradizionali a volte non riescono: a far emergere il non detto, a
portare alla luce dinamiche e cultura dell'azienda , a evidenziare
eventuali criticità e lacune, oppure rendere visibili i risultati
ottenuti, o ancora rendere "digeribili" processi di mutamento e
cosi' via. La metodica tradizionale di formazione infatti a volte
puo' suscitare opposizioni piu' o meno manifeste per varie cause:
la saturazione verso progetti formativi ripetitivi e poco coerenti fra loro, la scarsa abitudine a mettersi in gioco
vivendo il momento formativo come momento valutativo e non di apprendimento,
la pesantezza a volte presunta di alcune lezioni. Il teatro riesce a scavalcare
queste problematiche essendo uno strumento per sua natura che si rinnova
di volta in volta, che sdrammatizza e relativizza i problemi, che rassicura
e indica soluzioni togliendo paure attraverso la catarsi scenica, che mostra
e rivela , in cui lo spettatore si riconosce e riconosce il problema attraverso
l'identificazione, che crea un avvenimento collettivo divertente e che rompe
la monotonia. |